Se ti stai chiedendo dove giocare a softair forse in questo breve articolo troverai le risposte che cerchi. Trattandosi di una disciplina che si svolge principalmente all’aperto è fondamentale scegliere la location giusta che sia abbastanza grande da consentire una buona distanza fra i due team avversari ma al contempo non esageratamente estesa. Naturalmente esistono luoghi dedicati ed autorizzati in cui esercitare suddetta disciplina ma è bene sottolineare che la scelta migliore è sempre quella di rivolgersi ad un club.
I gruppi registrati di softgunners possono offrire innumerevoli servizi ai nuovi iscritti, soprattutto se principianti, ed ovviamente conoscono i luoghi adibiti al softair e ti suggeriranno dove giocare. Gli scenari più comuni sono per lo più 3:
- Area Boschiva
- Steppa o Deserto
- Zona Urbana
Ogni una di queste location ha regole differenti sia per quanto riguarda l’equipaggiamento, ma anche per ciò che concerne l’ingaggio e le tattiche da adottare a seconda della tipologia di game che si andrà a fare quel giorno. In Italia, vista la conformazione del nostro territorio, vanno decisamente per la maggiore le aree boschive, le campagne (bassa vegetazione, pochi alberi) e la zona urbana spesso approntata in mezzo alle rovine di paesi abbandonati.
Conoscere tutte le possibile location nella tua regione è davvero difficile se non sei nel giro da diverso tempo, ecco perché per sapere dove giocare a softair esistono associazioni apposite, presenti ormai in ogni regione d’ Italia, che possono indirizzarti correttamente sui migliori territori adibiti alle simulazioni. Se invece ti stai approcciando a questa disciplina a livello amatoriale con una decina di amici, possiamo consigliarti di cercare una zona abbastanza isolata, non soggetta a restrizioni, che sia facilmente raggiungibile.
Giocare a softair non è difficile ma se vuoi farlo nella maniera corretta e più godibile in assoluto, rivolgiti a chi è più esperto di te ed è già un assiduo frequentatore, vedrai che saprà indirizzarti nel migliore dei modi.
